Roma inciampa, Juve in piena crisi

Fabrizio MiccoliIL PALERMO ESPUGNA L'OLIMPICO - Adesso è crisi vera. Dopo i tre pareggi consecutivi tra coppa e campionato è arrivata la sconfitta per gli uomini di Ranieri. L'assenza di gioco è oramai diventata una costante per la squadra bianconera: poche idee, lentezza nello sviluppo della manovra, un centrocampo muscolare che non ha mai innescato le tre punte juventine. "Abbiamo cercato di vincere - ha dichiarato il mister bianconero ai microfoni di Sky nel dopo gara - dopo i tre pareggi consecutivi, ma il Palermo è stato scaltro nel colpirci in contropiede". "Non ci sono nuvole da spazzare - ha proseguito Ranieri sulla crisi bianconera - nonostante sappiamo che le cose non stanno andando bene, ma siamo convinti di poter uscire da questo momento". Risultato giusto al termine della gara che premia un Palermo ben disposto in campo e con idee precise. La partita è stata chiusa, dopo il vantaggio dell'ex Miccoli e il pareggio su calcio piazzato di Del Piero, da Mchedlidze, imbeccato da un sempre più convincente Simplicio .

RISOLVE ZLATAN - Con un gol di rara bellezza, colpo di tacco su cross di Adriano, Zlatan Ibrahimovic ha scardinato una partita, l'ennesima, che per l'Inter si stava facendo complicata, contro un Bologna ben messo in campo che ha fatto soffrire i neroazzurri nei primi 25 minuti di gara.
Inter nuovamente in testa al campionato, dopo il pareggio nell'anticipo pomeridiano della Lazio, suggellato dal raddoppio su calcio di rigore, inesistente secondo le direttive imposte da Collina, di Adriano. L'Inter si è comunque complicata la vita, con un errore in fase difensiva da parte di Zanetti e Cordoba, permettendo a Moras di riaprire il match per il Bologna.

QUAGLIARELLA PORTA L'UDINESE IN TESTA - Con una doppietta dell'attaccante azzurro l'Udinese si è portata in testa al campionato, in comproprietà con Lazio e Inter a quota 13, superando al Friuli un ottimo Torino che, nonostante delle buone prestazioni, continua a raccogliere risultati negativi. Gravi le sviste dell'arbitro Bergonzi e dei suoi collaboratori: annullato sullo 0-0 un gol regolare al Torino di Rolando Bianchi e non concesso un clamoroso rigore sul 2-0 per l'Udinese.

VINCONO ATALANTA, FIORENTINA E GENOA - Nel Doni-Day l'Atalanta segna un gol più che nelle precedenti 5 partite, travolgendo la Sampdoria di un sempre più strepitoso Antonio Cassano (doppietta con gol del vantaggio da cineteca), per 4-2. Gol e assist del trentacinquenne capitano hanno permesso all'Atalanta di vincere la terza consecutiva tra le mura amiche e di portarsi al secondo posto in classica, insieme al Palermo, a quota 12 punti.
Senza Mutu alla Fiorentina è bastato il solito Gilardino. Autore di una gara perfetta il centravanti viola ha firmato la quarta segnatura stagionale in campionato dopo il vantaggio di Kuzmanovic.
A Marassi andava in scena il Napoli con la possibilità per i partenopei di istaurarsi da soli in vetta alla classifica.
Ci ha messo poco il Napoli a credere in questa possibilità, con Lavezzi, partita strepitosa la sua, dopo soli 40 secondi.
Il Genoa non si è perso d'animo e con il solito Milito ha ribaltato match e risultato. Dopo il pareggio di Papastathopulos allo scadere del primo tempo è stato l'argentino il trascinatore dei "grifoni": assist per il 2-1 di Palladino e gol sicurezza di testa su cross di Juric per il 3-1.
Un Napoli comunque mai domo, e rimasto in superiorità numerica prima per l'espulsione di Rossi e quella successiva di Papastathopoulos, ha accorciato le distanze con Denis, secondo gol consecutivo in campionato, non riuscendo comunque a pareggiare. Per il Genoa si tratta della terza vittoria consecutiva interna, e dopo Milan e Roma anche il Napoli ha dovuto cedere alla legge del Marassi rossoblu.

SPROFONDA ANCORA LA ROMA - Dopo l'ottima vittoria esterna in Champions League è arrivata per gli uomini di Spalletti la terza sconfitta consecutiva esterna in campionato, con la preoccupante statistica di 2 sole reti fatte contro le addirittura 7 subite. Il Siena, con un Maccarone in versione "Zinedine Zidane", ha vinto meritatamente una partita tatticamente condotta in maniera esemplare (si sente la mano di Giampaolo), con un gol di Frick allo scadere del primo tempo. Oltre alla sconfitta la Roma dovrà fare a meno tra 15 giorni di Panucci e Mexes, espulsi per doppia ammonizione, in un match delicatissimo: Roma-Inter.

PAREGGIANO LAZIO E CATANIA - La Lazio è stata fermata in casa dal Lecce.
Dopo l'ottima prova a San Siro contro l'Inter gli uomini di Beretta stavano compiendo l'impresa di andare a vincere in casa della capolista grazie al gol di Tiribocchi nel primo tempo. Ci ha pensato la rabbia e il senso del gol di Simone Inzaghi a rimettere le sorti del match in parità allo scadere del secondo tempo. La Lazio non esce comunque ridimensionata mantenendo il primo posto in classifica, certo è che giocando prevalentemente in contropiede troverà difficoltà, come evidenziate ieri, nel momento in cui dovrà gestire gioco e partita.
Il Catania ha assaporato ancora una volta l'ebbrezza del primo posto in classifica grazie al terzo gol in campionato di Paolucci, ma una Reggina tutto cuore, grinta e calci d'angolo (ne ha battuti la bellezza di 18, probabilmente record stagionale) è riuscita a raggiungere il pareggio con Costa a dieci minuti dalla fine.

CAMPIONATO DIVERTENTE - In queste prime 6 giornate stiamo assistendo ad uno dei campionati più avvincenti degli ultimi anni. Per le grandi nulla appare scontato, anzi, se si eccettua l'Inter la cui unica sconfitta è arrivata nel Derby, per tutte le altre le difficoltà crescono domenica dopo domenica: la Roma non riesce a fare risultato in trasferta, la Juventus ha perso la prima stagionale oltretutto in casa, la Fiorentina fornisce prestazioni altalenanti, il Milan dopo un inizio da brividi sembra pian piano essere tornato ai livelli che gli competono.
Atalanta e Udinese stanno fornendo la sopresa più grande di questo inizio torneo, posizionandosi rispettivamente al primo e al secondo posto in classifica, la Lazio del fenomeno argentino Zarate, nonostante il pareggio interno contro il Lecce, ha ribadito di essere, attualmente, una delle candidate più attendibili per il proseguio di un campionato ad altissimi livelli.
Genoa e Catania in casa sono delle schiacciasassi, devono migliorarsi in trasferta, il Palermo dopo il cambio di allenatore ha infilato in sequenza prestazioni e risultati importanti.
Lecce e Siena le outsider che stanno offrendo delle partite tatticamente perfette.

CAPOCANNONIERI - Si è fermato Zarate, all'asciutto contro il Lecce, a quota 6, mantenedo comunque la vetta di questa speciale classifica. Passi in avanti per Milito e Miccoli che con i gol di giornata si sono portati a quota 5, distanziando Pandev, anch'esso fermo nella giornata appena trascorsa e agguantato a quota 4 da Gilardino. Amauri e Hamsik, fermi a quota 3, sono stati raggiunti da Paolucci, Ibrahimovic e Quagliarella autore di una doppietta, la seconda di giornata insieme a quella di Cassano.

MOVIOLA - Domenica meno tranquilla per le giacchette nere. Negli anticipi del sabato rimangono dubbi su un possibile calcio di rigore per la Lazio per un fallo ai danni di Pandev (0-1), mentre è evidente l'errore di Ciampi sull'assegnazione del rigore in favore dell'Inter (1-0), Volpi tocca la palla prima con la gamba e successivamente con il braccio, negato all'Inter anche un rigore su Adriano abbastanza evidente (2-1). Nella giornata delle espulsioni, ben 8, errori clamorosi a Udine: gol regolare annullato al Torino (0-0) e rigore clamoroso negato all'Udinese (2-0); Genova: dubbio il gol annullato per fuorigioco a Milito (0-1); Torino: dubbio su un possibile rigore ai danni di Del Piero (1-1); Bergamo: inesistente il rigore dato alla Sampdoria per presunto fallo ai danni di Bonazzoli (2-1).

RALLENTA IL MILAN - Il sesto turno di campionato si è chiuso con il posticipo serale tra Cagliari e Milan. In una brutta partita lo 0-0 è stato il risultato più scontato. Milan lento nei primi 45' di gioco, con rarissime occasioni da gol; dall'altra parte un Cagliari attento in fase di copertura e abbastanza timido nelle ripartenze. Nella ripresa le cose non sono cambiate. Il Milan ha provato qualche soluzione diversa rispetto al primo tempo, come il tiro dalla distanza ma ciò non ha sortito gli esiti sperati, anzi, è stato il Cagliari ha creare le occassioni migliori negli ultimi 20' di gara. In ombra tra i rossoneri Ronaldinho, apparso ancora con una condizione altalenante. Primo punto in campionato per gli isolani dopo una partita coraggiosa, il Milan muove di un solo punticino la sua, portandosi, in compagnia della Fiorentina, a 10 punti.

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