Inter - Roma: è finita adesso

spallettiCinque vittorie esterne, zona retrocessione che vede sprofondare alcune squadre. In crescita Lazio e Milan, mentre il Napoli è sempre più in crisi tecnica e la contestazione al San Paolo si fa sentire nei confronti di Reja e Marino.

Torino-Juventus 0-1. Una Juventus imbottita di riserve batte un Torino costruito grazie al leasing (Colombo, Dellafiore, Dzemaili e Abate i giocatori in prestito o comproprietà), a pensionati (Corini e Barone), stagisti della McDonalds che cercano di arrotondare lo stipendio (Rosina, Pisano, Natali, Sereni) e uno che passava per caso, ma faceva numero (Stellone). Partita molto equilibrata con due squadre che attaccano con tre uomini (Giovinco, Iaquinta e Amauri per la Juve, Rosina, Stellone e Abate per il Torino), mentre centrocampo e fasce sono abbastanza guardinghe. Lasciando alle pagelle un commento sui singoli, da segnalare l'ennesima sostituzione di Giovinco, ormai evidentemente non in grado di reggere i novanta minuti e di garantire la fase difensiva a centrocampo a causa della scarsa stazza fisica. Partita gradevole nel complesso con diverse occasioni fino al gol di Chiellini. In attesa della partita col Chelsea, ancora brutte notizie dall'infermeria: fuori Marchionni (stiramento) e Sissoko (frattura del piede).
La Juventus tiene accesa la speranza per lo scudetto, mentre il Torino alla luce dell'ottima prestazione si candida prepotentemente al ruolo di principale favorita per la corsa alla promozione in serie A la prossima stagione, fallimento permettendo.

Genoa-Inter 0-2. Il Genoa perde due a zero una partita equilibrata decisa da episodi. Niente da dire in una partita che vede due guardalinee impeccabili e un arbitro preciso e chirurgico, in grado di mandare in porto il risultato senza particolari problemi. Alla luce dei risultati delle altre partite, la zona Champions è a portata della squadra genovese. Parlare di altro, sarebbe parlare del nulla. E il nulla non esiste.

Roma-Udinese 1-1. Partita scontata, per una Roma che da tempo viaggia solo in quarta marcia. Restano le speranze per la Champions League, anche se l'infortunio di Pizarro potrebbe complicare le geometrie del centrocampo giallorosso. Al gol di Di Natale nel primo tempo risponde un subentrato Vucinic nella seconda frazione. Evidente rigore negato all'Udinese per fallo di mano di un già ammonito Mexes, da segnalare l'espulsione di De Rossi per doppio giallo nel giro di due secondi. Dal labiale dell'arbitro si capisce chiaramente la motivazione: proteste. Resta da stabilire se si è trattato delle proteste durante la partita o di quelle di settimana scorsa sull'Inter.

Milan-Atalanta 3-0. I rossoneri trovano la cura giusta e domano l'Atalanta con un punteggio eccessivo. I bergamaschi fanno gioco ma non pungono. Il Viagra torna a fare effetto sulla banda di Ancelotti e si nota fin da subito, quando le tv inquadrano un Galliani raggiante come non mai. In attesa di stabilire se realmente il Milan è risorto o se si tratta delle ultime cartucce, complimenti a Inzaghi, ancora determinante. Un consiglio per i rossoneri: tenete lontano Galliani da Victoria Beckham, quando è in quello stato.

Catania-Siena 0-3. Brutto scivolone degli etnei in casa. Il risultato è un campanello di allarme per la squadra di Walter Zenga, ormai rassegnato a una stagione in chiaroscuro e non sempre apprezzato dalla tifoseria. Maccarone, Ghezzal (irritante, gol a parte) e Jarolim al 90esimo i marcatori.

Napoli-Lazio 0-2. Il Napoli è scomparso. Dopo le richieste invernali di rinnovi di contratto negate dal presidente De Laurentiis la squadra è caduta in una spirale di risultati negativi. Super Rocchi autore di una doppietta da incorniciare.

Bologna-Sampdoria 3-0. Risultato esagerato, con un Di Vaio esagerato autore di una tripletta. La Sampdoria paga lo sforzo di Coppa Italia. Il Bologna respira e vede la salvezza.

Chievo-Cagliari 1-1. Al gol di Jeda nel primo tempo risponde Makinwa nella ripresa. Il risultato inguaia ulteriormente il Chievo, mentre il Cagliari pare aver trovato la sua dimensione di squadra di metà classifica. Il tecnico Allegri merita i complimenti, mentre la panchina di Di Carlo inizia a scottare.

Lecce-Reggina 0-0. Partita che nessuno ha visto e a nessuno interessa. Occasioni da una parte e dall'altra con leggero vantaggio per la Reggina che spreca ghiotte occasioni. La salvezza è sempre più lontana.

Fiorentina-Palermo 0-2. La squadra di Prandelli è sempre più un'eterna incompiuta. Aldilà di un rigore non dato a favore dei viola, il Palermo esce dal Franchi con un risultato netto, anche se forse generoso, grazie all'uno due di Simplicio e Miccoli nel giro di 8 minuti.