L'Inter non finisce le "scorte"

MourinhoInsomma, gli Onesti fanno il minimo e vincono anche a Bologna, che è poca cosa finchè l'amico delle tigri non decide di inserire un'altra punta per alleviare la solitudine di Di Vaio. Da quel momento in pochi istanti Julio Cesar e il suo culo si innalzano a protagonisti, negando il meritato pareggio ai rossoblu in più occasioni.
Perchè l'Inter era andata in vantaggio con l'ennesimo furto: colpo di testa di Adriano ad anticipare il marcatore e palla che rimbalza e scivola sull'immancabile braccio dell'Imperatore, così da eludere l'intervento dell'avversario e depositarsi bellamente sul petto di Cambiasso, lesto a girare in rete. Le braccia di tutti i giocatori felsinei si alzano in contemporanea manco fossero dei novelli Franco Baresi, Ayroldi ovviamente convalida senza alcun dubbio e le proteste di Antonioli e co. rientrano esattamente come quelle dei milanisti domenica scorsa: probabilmente tutti gli avversari hanno capito che contro quest'Inter "scortata" non c'è nulla da fare.
Poi il forcing rossoblu di cui sopra e il pareggio meritatissimo di Britos, che svetta di testa e sfrutta una goffa indecisione di Cambiasso sul palo lontano.
Allora Mourinho, che aveva appena mostrato la sua indole da Cuor di Leone sostituendo lo specialista di bagher con Vieira, giusto per abbottonarsi un pochino, ritorna sui suoi passi e inserisce un Balotelli fresco di Canalis. Supermario si guadagna una punizione anonima dalla trequarti che lui stesso va a calciare: traiettoria alta in mezzo, nessuno tocca, Antonioli non esce e fa una fine tipo Manninger trafitto da Ledesma, potendo solo osservare la palla che sbatte lentamente sul palo e termina la sua corsa in rete.
Sorte benevola, "sviste" arbitrali, Ibrahimovic in grande condizione che a metà primo tempo ha tenuto col fiato sospeso il mondo interista dopo un contatto fortuito con Zenoni dal quale lo svedese si è prontamente ristabilito: tutto sorride all'Inter e al suo allenatore.
Anche insistere su Santon, per il quale gli elogi si sprecano, ma evidentemente la retorica miope del pecorume nerazzurro riesce a tanto, perchè il ragazzino è fisicamente uomo ma tecnicamente è poca roba, ma la cosa peggiore è che in ogni gara l'avversario crea e imposta dalla sua parte e lui offre mediamente due o tre opportunità. Era successo con Abate, poi con Pato, oggi Santon nonostante dalla sua parte non scendesse nessuno è riuscito a far fare buona figura anche a Zenoni (che noi conosciamo come mediocre) e, non pago di ciò, ha provato alcune volte ad innescare le punte.
Quelle avversarie però.
Per finire, un plauso all'arbitro Ayroldi, che concede tre minuti di recupero con l'Inter in sofferenza malgrado 5 sostituzioni e alcuni minuti di stop per soccorrere Cordoba ad inizio ripresa.
Per di più, in questo mostruoso recupero si inventa un improbabile controfallo per tentare in ogni modo di tenere la palla lontano dall'area nerazzurra.
Non c'è che dire, viva il calcio pulito!
Fergie, pensaci tu!
Nota a margine: prima dell'inizio di Roma-Siena, il telecronista di Sky Massimo Tecca (romanistissimo ultrà a noi noto per quel famoso "Giustizia è fatta!" a proposito del rigore concesso ai viola nel Fiorentina-Juve 1-1 della scorsa stagione) ha lanciato un messaggio di solidarietà ai giornalisti de "Il romanista", impegnati a far fronte alla chiusura del giornale.
A Tecca e ai giornalisti della testata che tanto ha fatto per creare quel clima da caccia alle streghe contro la Juve possiamo solo augurare di non dover un giorno scendere a patti con la propria coscienza. 
Quanto al giornale: "Giustizia è fatta"".