Zamparini e le prove tecniche di sentimento popolare

zamparini“Anche: congiunzione, aggiunge qualcosa a quanto precedentemente detto o sottinteso”. Quindi c’è qualcosa di sottinteso. Ad esempio: Non mettetemi in bocca che ho detto che anche l'Inter compra le partite. Stupendo. E come si giustifica? Colpa di voi giornalisti, siete delle bestiacce. Io ho detto che l'Inter è la nuova Juve come potere mediatico. Ladies and gentleman, è tornato. Ci eravamo lasciati qualche settimana fa con l’amara constatazione che la “scomparsa” televisiva di Mughini e Beha poteva essere sentore di una ripresa di quel sentimento popolare che tanto caro è allo screditatissimo circuito pallonaro Onesto e Pulito d.F.(dopo Farsa) e al suo mondo cortigiano che è il giornalismo sportivo italiota. L’uno, ormai orfano del frequentatore notturno di ristoranti Collina, urla e piange a ogni errore di una classe arbitrale inadeguata (chissà come mai), mentre ognuno cerca di portare acqua al proprio mulino: chi mettendo la toga rossa ai fischietti, chi non commentando ma allo stesso tempo adombrando intervento di “altri". Scommettiamo che Zamparini verrà deferito? L’altro, dopo un mutismo assordante su Farsopoli durato quattro anni, come si ci poteva aspettare, ha ignorato anche le ultime interessanti Facchetti-Lanese, questa e questa, da noi proposte. In primis i nostri cari amici della Gazzetta, che però nel 2006 riuscivano in un solo articolo a fare i salti mortali per dimostrare la vicinanza alla Cupola del designatore unico nella stagione 2005-2006, Mattei (in un campionato mai indagato e senza nessun collegamento con Moggi), a citare la rilevantissima intercettazione riguardante una nota giornalista sportiva e Alessandro Moggi e un’altra intercettazione tra Moggi e lo stesso Lanese. Quando si dice la capacità di sintesi. Meno male che c’è stato chi ha scioperato per la legge bavaglio e, pur di poter pubblicare un’intercettazione, è arrivato addirittura a considerare la tutela del segreto istruttorio “un attentato alla libertà d’informare”.

Evviva i cavalieri della libertà d’informare, ovviamente a seconda dei soggetti “attenzionati”.
Ah, il sentimento popolare, un ever green. Talmente presente, che non poteva ignorare anche i campi di gioco, come ai tempi migliori. E così, a Stadio Sprint e non solo, si sottolineano gli errori pro Juve mentre ci si dimentica di quelli contro e soprattutto di un paio di rigori negati al Palermo. Ma non sforzatevi, ormai lo conosciamo bene il giochetto. Dal mutismo in pieno stile “guardiamo avanti”, alla disperata difesa dei fasulli teoremi auricchiani in barba alla realtà di un vero processo. Ci spiace, la Santa inquisizione appartiene solo alle giustizie “domestiche”. Ultimo baluardo per noi bianconeri è rimasto Daniele Capezzone, che al Processo di Biscardone nazionale sottolinea queste assurdità, chiedendo ai giornalisti di porgere le proprie scuse a tutti tifosi italiani e non solo a noi bianconeri per lo scandalo montato ad arte quattro anni fa. Dall’altra parte l’obiettività dei vari Scarpini, Corno (dice di sentirsi offeso da Zamparini che paragona l’Inter alla Juve, ma Calciopoli non era una pagliacciata?), Taormina, prodi eroi del sentimento popolare. A questo punto mi chiedo: quanto durerà Capezzone? Insomma, Farsopoli non è più tabù, si è ritrasformata in Moggiopoli. Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere. Forse questo cambio di linea è dovuto alla ripresa imminente del processo di Napoli? O soprattutto al cambio di vento in corso Galfer? Prima l’esposto, poi la dichiarazione stranamente juventina di John Elkann, l’intervista del presidente Agnelli, ora la risposta di Marotta a Zamparini. Bravo Beppe, è ancora poco. Che sia finito il tempo dell’espiazione a prescindere? Forse sì, a giudicare dalla rettifica, alla trasmissione “Lunedì di Rigore”, da parte dello stesso presidente rosanero, il quale ci tiene a specificare che neanche alla Juve si riferiva quell’”anche”, ma alla Gazzetta che accusava la Juve. Ma caro Zamparini, lo sapevamo già e sappiamo anche che la Juve non ha mai avuto potere mediatico e se lo avesse avuto forse non starei neanche scrivendo. La prossima volta è meglio dare un’occhiata al dizionario. Le congiunzioni sono importanti.